Le relazioni pubbliche, note anche come Public relations o PR, sono tutte le attività di comunicazione il cui obiettivo sia sviluppare relazioni, mettere in comunicazione istituzioni, aziende, persone, strutture, con la loro utenza o clientela di riferimento. Si considera che siano state teorizzate per primo dal pubblicista statunitense di origine austriaca Edward Bernays.

I destinatari della comunicazione possono essere privati cittadini, istituzioni, aziende, organi di stampa, consumatori.

Oggi esistono nuove figure nelle “relazioni pubbliche”: i social pubblic relations (SPR); questo è stato definito dall’agenzia di comunicazione e social media marketing TXF

Luca Poma, nel suo saggio “Impresa 2.0: una gerarchia delle fonti” inserisce le RP sotto l’ombrello della CSR (Responsabilità sociale d’impresa)

Scopi

Lo scopo principale è di sostenere la reputazione dell’organizzazione che comunica, contribuendo alla creazione di una specifica identità.

Le relazioni pubbliche possono essere utilizzate anche per raggiungere specifici obiettivi, come, ad esempio, la creazione di consenso intorno a una particolare iniziativa, il sostegno ai propri scopi o alle proprie iniziative, la commercializzazione dei propri prodotti e così via.

Le relazioni pubbliche sono uno strumento del marketing mix e contribuiscono alla promozione aziendale. Esistono appositi corsi di Laurea e master dedicati alla formazione di professionisti specializzati nelle pubbliche relazioni.

Così scrive Stuart Turner in “Pubbliche relazioni” Edizioni Armenia, Milano 1987: Pubbliche Relazioni sono lo sforzo deliberato e continuativo di stabilire e mantenere una reciproca comprensione tra un’organizzazione e il suo pubblico.

Come osserva Carlo Maiello in “L’arte di comunicare. Relazioni pubbliche” Edizioni Franco Angeli 1961, le pubbliche relazioni sono sempre esistite. In qualche modo sono stati e sono strumenti di relazioni pubbliche i salotti letterari, le società artistiche, i circoli culturali come il Circolo delle Dame Colte sorto a Napoli in epoca napoleonica.

L’associazione dei PR alle discoteche è un fenomeno che niente ha a che vedere con la nascita e lo sviluppo, nei paesi anglosassoni, delle relazioni pubbliche come funzione aziendale. Tale associazione è fondamentalmente inappropriata.

Specialisti in pubbliche relazioni si possono trovare anche in posizioni dirigenziali elevate.

L’Ufficio Stampa

Tra gli strumenti maggiormente apprezzati della professione rientra l’Ufficio Stampa, l’organo interno / esterno che si occupa di mantenere attive le relazioni con i media. L’Ufficio stampa amministra pertanto le relazioni con i media (a titolo di esempio le testate giornalistiche). La figura principale dell’ufficio stampa è l’addetto stampa.

Oggi il ruolo dell’ufficio stampa non si esaurisce nella gestione dei media tradizionali, ma si rivolge agli infomediari online, ovvero a tutti quegli organi d’informazione digitale che possono produrre un effetto sulla reputazione aziendale. Stefano Calicchio, nel saggio “L’ufficio stampa 2.0”  sottolinea l’importanza degli infomediari online per la corretta gestione delle relazioni pubbliche. Con l’avvento del web e degli user generated content, le relazioni pubbliche devono fornire alle aziende degli strumenti partecipativi digitali che permettano d’entrare in conversazione con il proprio pubblico di riferimento. Come ricorda Toni Muzi Falconi, i cosiddetti “Accordi di Stoccolma” hanno inoltre auspicato un passaggio da un sistema di comunicazione e gestione delle RP lineare, inserito nella catena del valore, ad un sistema reticolare, circolare ed a network, in grado di coinvolgere tutte le più importanti funzioni aziendali.