Linee Guida del Progetto

scienzedellacomunicazione.org  è un progetto in costante work in progress, questo è dovuto dallo sviluppo informatico che è in continuo mutamento, e per mezzo dell’informatica – ovviamente – cambia anche la comunicazione, o meglio, cambiano le forme della comunicazione.

Questo progetto utilizza i “dati aperti”.

I dati aperti, comunemente chiamati con il termine inglese open data anche nel contesto italiano, sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano ad obbligare di citare la fonte o al rilascio delle modifiche allo stesso modo. L’open data si richiama alla più ampia disciplina dell’open government, cioè una dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione; e ha alla base un’etica simile ad altri movimenti e comunità di sviluppo “open”, come l’open source, l’open access e l’open content. Nonostante la pratica e l’ideologia che caratterizzano i dati aperti siano da anni ben consolidate, con la locuzione “open data” si identifica una nuova accezione piuttosto recente e maggiormente legata a Internet come canale principale di diffusione dei dati stessi.

Scienzedellacomunicazione.org si rifà ad un modello di decrescita. La decrescita non significa gratis, è un approccio, un modello di sviluppo diverso, più umano e che guarda meno al profitto e più alla forme di cooperazione e partecipazione.

Per molti i corsi di formazione sono solo un business. Io penso che la cultura e la formazione dovrebbe essere gratuita per tutti, specialmente in questo periodo di crisi economica.

Scienzedellacomunicazione.org utilizza per la quasi totalità software libero. Le piattaforme utilizzate devono sempre essere open source. Verranno fatti diversi hangout, con esperti in comunicazione ed informatica.

Scienzedellacomunicazione.org prende come parametri principali tutte le piattaforme open source. La quasi totalità degli aggiornamenti è fatta in ambiente Linux.

Scienzedellacomunicazione.org si basa sull’informatica, ma ha un approccio sociale, è un progetto a costo quasi zero, e questo è possibile grazie ad applicativi e piattaforme nonché linguaggi liberi. Penso che oggi, soprattutto in questo periodo di crisi economica, bisogna ragionare in parte col business ed in parte facendo progetti di carattere sociale, quasi come fosse volontariato, per aiutare chi per motivi di salute, chi per motivi economici, non ha potuto studiare o tenersi aggiornato sui vari sviluppi informatici associati alla comunicazione.

In questi anni di crisi spesso non capivo perché se dovevo aggiornare il mio curriculum e non sborsavo 6000 euro per un corso di formazione non potevo farlo. Io continuo a sostenere che in Italia i master e molti corsi di formazione (ovviamente non tutti) sono quasi sempre la “tangente” che si paga per trovare un posto di lavoro. Molte aziende in questo modo finanziano corsi (che possono pagarsi in pochi) formando delle persone per le loro esigenze aziendali. Questo non sarebbe sbagliato se tutti avessero le possibilità ecomiche di entrarvi. Ovviamente non è così.

In Italia, per fortuna, ci sono aziende “sane” che assumono persone non formate facendo periodi di prova formativi pagati. Ma questa spesso è l’eccezione non la regola.

Bisogna cambiare totalmente approccio. L’università in Italia così com’è non va. Tu non studi per istruirti, studi per un titolo, per un pezzo di carta che spesso è lontano anni luce dal mondo del lavoro. Certo l’università non deve solo dare una formazione pratica, ma anche teorica, e non per forza solo in aspetti che serviranno nel mondo del lavoro. Però oggi c’è spesso un abisso tra le esigenze del mondo del lavoro (anzi mondi del lavoro) e il mondo accademico. Questo è dovuto anche alla velocità delle informazioni e degli sviluppi scientifici che ci sono. Succede che se uno si laurea in informatica, è facile che alla fine del suo percorso di studi, molte delle cose che ha studiato siano già vecchie e superate. Addirittura potrebbero esistere linguaggi di programmazione con una logica completamente nuova.

L’informatica deve avere sempre e comunque un approccio sociale. Oggi ci sono imprese che sviluppano app che diciamolo non servono assolutamente a nulla. Siamo arrivati al punto che abbiamo troppi applicativi che non utilizziamo. L’informatica, deve avere sempre al centro l’uomo.

L’informatica non è solo un algoritmo o una funzione che mi fa funzionare qualcosa, è uno strumento di comunicazione che dovrebbe migliorare la vita e facilitarcela. Spesso non è così.

E’ ovvio che scienzedellacomunicazione.org per sopravvivere ha bisogno di soldi. E questa non è una contraddizione in termini con quello da me scritto prima. Open source, non significa gratis, è semplicemente un altro modo di vedere la proprietà intellettuale e tutto quello che vi ruota attorno economicamente. Questo progetto utilizza anche il concetto di “open content”, letteralmente “contenuto libero”. L’open content trae la sua aspirazione sempre dall’open source.

Questo progetto cerca forme di autofinanziamento per migliorarsi. Io credo che possa esistere un’etica del guadagno. Forse è rivoluzionario pensarlo, forse e’ utopistico. Quando, il finlandese Linus Torvalds ha sviluppato il sistema operativo linux rilasciandolo con licenza open source, non è che per questo lui non abbia piu’ trovato lavoro. Anzi moltissime aziende lo cercano e vogliono. Si, e’ vero non e’ diventato ricco come altri sviluppatori di sistemi operativi non open però vi assicuro che Linus non se la passa male. E, in molti paesi come la Germania, moltissime aziende pubbliche e private utilizzano Linux senza dover pagare onerosi costi di licenza.

Ma si può vivere così, utilizzando l’open source? Certo! Le installazioni, la programmazione che un tecnico deve fare, gli aggiornamenti si pagano (almeno che una persona non voglia mettersi ad installare e programmare lui il tutto), però con costi notevolmente inferiori. L’open source a me piace chiamarlo il socialismo reale informatico, ma siccome l’informatica oggi c’é praticamente in ogni aspetto della vita, è diventato reale anche in altri aspetti e progetti della realtà contemporanea. L’open source ha un’etica del guadagno.

Scienze della comunicazione avrà un approccio di tipo tecnico. Si parlerà di linguaggi di programmazione, sistemi operativi, nuovi applicativi, app. Però questo sarà sempre rivolto ad un contesto lavorativo. Non parleremo di applicativi che hanno solo un approccio ludico, ma parleremo di applicativi che hanno un approccio didattico, di business e sociale.

La comunicazione si sviluppa grazie all’informatica. L’informatica serve per fare il medium, la storia, la sociologia, l’economia, il diritto pubblico, teorie e tecniche della ricerca sociale, teorie e teniche dei nuovi media ecc (molte delle materie che si studiano nel corso di laurea in scienzedellacomunicazione) servono per scrivere i contenuti. Questo progetto si soffermerà per l’80% sul primo aspetto.

Questo portale vuole diventare un punto di aggregazione non soltanto per i laureati di scienzedellacomunicazione italiani ed esperti di comunicazione in generale, ma anche con laureati di corsi universitari in comunicazione di altre università europee ed extraeuropee.

Quindi qui si troveranno dei collegamenti con offerte di lavoro per laureati in Scienze della Comunicazione ed esperti in comunicazione. Le offerte non verranno filtrate, inoltre si collegheranno tutte le varie università in scienze della comunicazione che vorranno partecipare (dando la priorità alle università pubbliche) .

Antonio Braido

Valori Normativi del Progetto

Scienzedellacomunicazione.org vuole essere un progetto di stampo europeo. Questo progetto si rifà alla Costituzione Italiana e al Trattato di Lisbona (entrato in vigore il 1 dicembre 2009).

Per quanto concerne la Costituzione della Repubblica italiana questo progetto – sviluppandosi principalmente su tematiche inerenti il lavoro e la formazione –  si rifà in particolar modo agli articoli:

Articolo 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.

Articolo 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività
o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Articolo 35

La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.

Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.

Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i
diritti del lavoro.

Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale,
e tutela il lavoro italiano all’estero.

Articolo 38

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.

I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.

Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo
Stato.

L’assistenza privata è libera

Caratteri Generali

Mi chiamo Antonio Braido (classe 1979) mi sono laureato in Scienze della Comunicazione (laurea quinquennale vecchio ordinamento) presso l’università degli studi di Padova.

Ho deciso di sviluppare scienzedellacomunicazione.org per creare un collegamento con i laureati in scienze della comunicazione.

ScienzedellaComunicazione.org vuole essere un punto di aggregazione per tutti i laureati in scienze della comunicazione e un modo per fare rete, per relazionarsi e per portare esperienze lavorative.

Questo portale nasce anche da una mia esigenza personale. In questi anni (da quando mi sono laureato anche per colpa della crisi) mi sono trovato spesso e volentieri a dover spiegare alle varie aziende con cui ho collaborato la formazione che dava la laurea in scienze della comunicazione.

Ecco perché questo repertorio delle professioni della Comunicazione. Per i laureati in scienze della comunicazione, talvolta è difficile dare una definizione della propria professione. Nell’immaginario collettivo un laureato in Giurisprudenza è un avvocato; un laureato in Architettura è un architetto, un laureato in ingegneria è un ingegnere, un laureato in Medicina è un medico, mentre la laurea in Scienze della Comunicazione, come molte altre, non prepara ad una professione specifica. Uno dei motivi trainanti per la realizzazione di un repertorio è recuperare il senso che sta dietro alle diverse etichette professionali della comunicazione.

Scienzedellacomunicazione.org serve a far conoscere le peculiarità formative ai vari “mondi del lavoro”. Scienzedellacomunicazione salvaguarda i precari.

In questi anni ho inviato molte e-mail, anche ad organismi istituzionali, per sapere, per esempio, perché per i laureati in Scienze della Comunicazione quasi non ci fossero concorsi pubblici. La risposta è semplice: non conoscono la nostra laurea.

Scienze della comunicazione in fondo altro non è che un corso interfacoltà tra scienze politiche e lettere con in mezzo molte materie tecniche. Sono queste materie tecniche che ci fanno essere diversi da un laureato in lettere o in scienze politiche. Materie come informatica ( che ci da competenze per esempio in php, mysql, oppure teorie e tecniche del linguaggio cinematografico che ci da competenze in montaggio audio e video, oppure il marketing d’impresa ma anche publicitario).

ScienzedellaComunicazione.org verrà utilizzato soprattutto per la formazione e avrà un approccio di tipo tecnico. Molte aziende hanno bisogno, per esempio,  di un programmatore. Oggi con il Web 2.0 i contenuti sono lo “step” più importante però per inserire i contenuti una persona ha bisogno di sapere programmare un po’ in php. Alcune università di scienzedellacomunicazione non insegnano per esempio il php (Padova per esempio nel corso di informatica generale lo fa) ecco che qui potrete trovare corsi di formazione gratuiti attraverso l’uso di video o dispense in .pdf di php, piuttosto che copywriter o in ambito bancario Addetto alla gestione retail.

Questo portale può essere sviluppato soltanto con la collaborazione dei laureati in scienze della comunicazione. Ecco perché da solo posso fare ben poco. Se tu vuoi partecipare allo sviluppo di questo progetto avendo un ruolo attivo, (quindi avendo un ruolo di Autore all’interno del portale) riportando la tua esperienza lavorativa, ma anche aiutando a scrivere articoli creare corsi di formazione in base alle tue esperienze lavorative manda una e-mail scrivendo chi sei dove ti sei laureato in scienze della comunicazione (il voto non ha nessuna importanza quindi non scriverlo).

Manda una e-mail a info@scienzedellacomunicazione.org

Oltre a questo scrivi due righe di motivazione sul perché vorresti collaborare a questo progetto (se vuoi inserire un curriculum, lasciare un contatto skype per sentisi e parlare del progetto non aver riserve nel comunicarlo. Ovviamente manda una e-mail solo se sei laureato in Scienze della Comunicazio, laurea quinquennale o triennale (vecchio o nuovo ordinamento va bene uguale).

Questo vale sia a livello italiano, ma anche a livello europeo.

Questo portale vuole diventare anche un punto di aggregazione non soltanto per i laureati in scienzedellacomunicazione italiani, ma anche a livello europeo.

Quindi qui si troveranno dei collegamenti con offerte di lavoro per laureati in Scienze della Comunicazione. Le offerte non verranno filtrate, inoltre si collegheranno tutte le varie università in scienze della comunicazione (dando la priorità alle università pubbliche) .