Il corso di laurea in Scienze della comunicazione è un corso interfacoltà che comprende un piano di studi molto eclettico e sviluppato. Le peculiarità formative sono spesso trasversali, come lo sono i lavori associati alla comunicazione.

Spesso – a livello di Classi di concorso – si nota un distaccamento con le materie d’insegnamento proposte. Per l’insegnamento non mancano le distorsioni tra quello che si può insegnare e le classi di concorso in atto per tale corso. Questo può essere risolto solo a livello ministeriale attraverso una revisione delle classi di concorso.

Qualcosa negli ultimi anni, si è fatto, istituendo, per esempio, la nuova classe di concorso A65: Teoria e tenica della comunicazione.

Dove il docente potrà insegnare negli istituti secondari a docente di Tecniche della Comunicazione:

  • Linguaggio Audiovisivo
  • Linguaggio Cinematografico
  • Storia della Fotografia
  • Storia della Comunicazione
  • Modelli teorici della comunicazione
  • Conoscenza delle leggi più importanti in materia di televisione, cinema e pubblicità

La nuova opportunità professionale arricchisce l’ampio ventaglio di sbocchi occupazionali per questi laureati, solitamente impiegati in attività quali:

  • esperto in web e nuove tecnologie
  • giornalista
  • addetto alle pubbliche relazioni
  • esperto di strategie comunicative nel campo della comunicazione di massa
  • esperto in marketing e comunicazione pubblicitaria

Il laureato in Scienze della Comunicazione avendo una preparazione ibrida tra tecnico ed umanistico, potrà insegnare oltre che materie di comunicazione informatica, come sviluppo siti web, php, piattaforme CMS ecc, anche materie più vicine al campo umanistico come:

  • Metodologia e tecnica della ricerca sociale
  • Sociologia dell’organizzazione
  • Sociologia della comunicazione
  • Sociologia delle comunicazioni di massa
  • Sociologia generale
  • Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa

La revisione delle classi di concorso, va fatta a livello ministeriale, e questo dovrà essere fatto costantemente proprio perché lo sviluppo della comunicazione si modifica di pari passo allo sviluppo informatico che oggi è costante. Questo rende il laureato in Comunicazione – più che in altre lauree – in una situazione di formazione continua e costante